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Paolo Piccinelli
04-03-2008, 12:13
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Nome comune:
Diatomee

Nome scientifico:
Divisione Chrysophyta – Classe Bacillariophyceae – Le specie presente in acquario dolce sono numerose

Descrizione:
Microalga silicea di colore brunastro, monocellulare o in forma di colonia è comunque indistinguibile ad occhio nudo (lunghezza da qualche micron fino a 100 micron se in colonia)
L’alga è composta da un guscio siliceo formato da due parti quasi speculari che si incastrano a formare una scatola rigida; all’interno del guscio, detto frustolo e costellato da minuscoli fori, si trova il protoplasma cellulare che fuoriesce dai fori per permettere la locomozione.
A seconda della simmetria, le diatomee si dividono in pennate (simmetria speculare) e in centriche (simmetria radiale).
Il colore è dato dai plastidi contenenti clorofilla e fucoxantina, la riproduzione è asessuata ed avviene per divisione cellulare.

Principali fattori scatenanti:
Le diatomee sono organismi pionieri, estremamente adattabili e presenti in qualsiasi ambiente, dai ghiacciai antartici alle sorgenti termali sottomarine; non bisogna quindi stupirci se fanno la loro comparsa all’interno delle nostre vasche, ove trovano le condizioni ideali per il loro sviluppo.
La loro comparsa è quasi la norma nelle vasche di nuovo allestimento, soprattutto quando riempite con acqua di rubinetto che, essendo ricca di silicati, fornisce loro la materia prima per la costituzione del guscio cellulare.
Si riproducono in maniera massiva finchè non hanno esaurito i silicati disciolti, dopodiché normalmente scompaiono gradualmente.

Principali metodi di prevenzione:
Il modo migliore per contenere lo sviluppo delle diatomee è di utilizzare acqua prodotta da osmosi inversa, arricchendola opportunamente con gli appositi sali.
Si tratta comunque di alghe innocue che nella stragrande maggioranza dei casi scompaiono senza nessun intervento da parte dell’acquariofilo.


Organismi antagonisti:
In casi particolari, per esempio nelle vasche di ciclidi dei laghi africani, le diatomee persistono a lungo a causa dei frequenti ed abbondanti cambi con acqua ad elevato contenuto di minerali disciolti, si rende necessaria quindi l’introduzione di alcuni organismi antagonisti.
L’elenco dei mangiatori di diatomee è lungo, cito le specie più comuni in commercio:

Tutti i tipi di lumachine normalmente considerati infestanti
Lumache del genere ampullaria e neritina
Otocinclus affinis
Crossocheilus siamesis
Gyrinocheilus aymonieri
Ancystrus dolichpterus


Prodotti chimici efficaci:
L’uso di sostanze chimiche per combattere le diatomee, oltre ad essere completamente inutile è anche dannoso.

Strategie di successo contro le infestazioni:
L’arma risolutiva è l’uso di acqua da osmosi inversa: niente silicio, niente guscio, niente diatomee.
In alternativa l’introduzione degli organismi antagonisti elencati poc’anzi è di provata efficacia.