Paolo Piccinelli
03-03-2008, 19:10
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Nome comune:
Alghe verdi puntiformi
Nome scientifico:
Chlorococcum
Descrizione:
Le alghe verdi puntiformi sono alghe verdi unicellulari non mobili con cellula sferica o leggermente oblunga; le cellule possono trovarsi isolate o formare colonie su un substrato solido.
Ogni cellula possiede un solo cloroplasto parietale a forma di coppa.
Le colonie si presentano come piccoli puntini di un verde intenso, appiccicati solitamente ai vetri, del diametro di pochi millimetri.
Sono molto coriacee e possono venire asportate solo con un raschietto o una lametta.
NB Le alghe nere a pennello molto giovani (i loro peduncoli per l’esattezza)possono essere scambiate con le verdi puntiformi, quindi se notate che cambiano forma e colore agite immediatamente potando la parte colpita prima di ritrovarvi con la vasca infestata.
Principali fattori scatenanti:
Hanno esigenze molto simili a quelle delle piante superiori, quindi in acquario trovano le condizioni adatte per svilupparsi, preferiscono di norma acqua pulita, mossa e di buona qualità e sono quindi indicatori di un acquario ben condotto.
Queste loro caratteristiche le rendono difficili da combattere.
Non sono comunque dannose per piante e pesci, tranne quando si accumulano in grande quantità sulle foglie coriacee delle piante a crescita lenta (anubias tipicamente); in tali circostanze possono causare la morte della pianta colpita.
alghe riescono a debellarle.
Spesso possono scomparire e riapparire senza motivo apparente.
Principali metodi di prevenzione:
Il modo migliore per contenere lo sviluppo delle alghe in generale e di queste in particolare è mettere le piante nelle condizioni migliori per poter competere.
Un attento protocollo di fertilizzazione si dimostra efficace per raggiungere lo scopo, unitamente all’erogazione di CO2 ed alla scelta di lampade adatte (spettri tra i 4000°k e i 6500°k) e con intensità commisurata alle piante presenti in acquario.
Organismi antagonisti:
Sono pochi gli organismi in grado di nutrirsi delle alghe verdi puntiformi a causa della loro tenacia e consistenza coriacea.
Solo alcune lumache se ne nutrono, ma di preferenza si orientano verso altre tipologie algali, quindi l’unico eliminatore efficace rimane il raschiettus manualis.
Prodotti chimici efficaci:
L’uso di sostanze chimiche per combattere le alghe verdi puntiformi è sconsigliato, in quanto tali alghe hanno esigenze del tutto simili a quelle delle piante superiori.
Qualsiasi trattamento chimico avrebbe effetto dannoso anche sulle piante ed avrebbe efficacia limitata ed effetto solo temporaneo.
Strategie di successo contro le infestazioni:
Per le alghe sui vetri la soluzione è la paziente e costante rimozione meccanica, per le alghe sulle piante coriacee si può procedere a dei bagni con una soluzione diluita di acqua e candeggina.
Si procede preparando una soluzione di acqua e candeggina 1:20, in cui si immergono le foglie colpite (solo le foglie e solo quelle di piante coriacee quali microsorium, anubias, alcune echinodorus) per una decina di secondi, rimestando per bene in modo che le alghe vengano a contatto con la candeggina.
Si sciacquano abbondantemente le foglie così trattate sotto acqua corrente e si rimette la pianta in vasca; le alghe spariranno entro un paio di giorni.
Nome comune:
Alghe verdi puntiformi
Nome scientifico:
Chlorococcum
Descrizione:
Le alghe verdi puntiformi sono alghe verdi unicellulari non mobili con cellula sferica o leggermente oblunga; le cellule possono trovarsi isolate o formare colonie su un substrato solido.
Ogni cellula possiede un solo cloroplasto parietale a forma di coppa.
Le colonie si presentano come piccoli puntini di un verde intenso, appiccicati solitamente ai vetri, del diametro di pochi millimetri.
Sono molto coriacee e possono venire asportate solo con un raschietto o una lametta.
NB Le alghe nere a pennello molto giovani (i loro peduncoli per l’esattezza)possono essere scambiate con le verdi puntiformi, quindi se notate che cambiano forma e colore agite immediatamente potando la parte colpita prima di ritrovarvi con la vasca infestata.
Principali fattori scatenanti:
Hanno esigenze molto simili a quelle delle piante superiori, quindi in acquario trovano le condizioni adatte per svilupparsi, preferiscono di norma acqua pulita, mossa e di buona qualità e sono quindi indicatori di un acquario ben condotto.
Queste loro caratteristiche le rendono difficili da combattere.
Non sono comunque dannose per piante e pesci, tranne quando si accumulano in grande quantità sulle foglie coriacee delle piante a crescita lenta (anubias tipicamente); in tali circostanze possono causare la morte della pianta colpita.
alghe riescono a debellarle.
Spesso possono scomparire e riapparire senza motivo apparente.
Principali metodi di prevenzione:
Il modo migliore per contenere lo sviluppo delle alghe in generale e di queste in particolare è mettere le piante nelle condizioni migliori per poter competere.
Un attento protocollo di fertilizzazione si dimostra efficace per raggiungere lo scopo, unitamente all’erogazione di CO2 ed alla scelta di lampade adatte (spettri tra i 4000°k e i 6500°k) e con intensità commisurata alle piante presenti in acquario.
Organismi antagonisti:
Sono pochi gli organismi in grado di nutrirsi delle alghe verdi puntiformi a causa della loro tenacia e consistenza coriacea.
Solo alcune lumache se ne nutrono, ma di preferenza si orientano verso altre tipologie algali, quindi l’unico eliminatore efficace rimane il raschiettus manualis.
Prodotti chimici efficaci:
L’uso di sostanze chimiche per combattere le alghe verdi puntiformi è sconsigliato, in quanto tali alghe hanno esigenze del tutto simili a quelle delle piante superiori.
Qualsiasi trattamento chimico avrebbe effetto dannoso anche sulle piante ed avrebbe efficacia limitata ed effetto solo temporaneo.
Strategie di successo contro le infestazioni:
Per le alghe sui vetri la soluzione è la paziente e costante rimozione meccanica, per le alghe sulle piante coriacee si può procedere a dei bagni con una soluzione diluita di acqua e candeggina.
Si procede preparando una soluzione di acqua e candeggina 1:20, in cui si immergono le foglie colpite (solo le foglie e solo quelle di piante coriacee quali microsorium, anubias, alcune echinodorus) per una decina di secondi, rimestando per bene in modo che le alghe vengano a contatto con la candeggina.
Si sciacquano abbondantemente le foglie così trattate sotto acqua corrente e si rimette la pianta in vasca; le alghe spariranno entro un paio di giorni.