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Paolo Piccinelli
03-03-2008, 18:52
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Nome comune:
Alghe verdi a pelliccia

Nome scientifico:
Divisione Chlorophyta – Classe Chlorophyceae – Ordine Oedogoniales – Genere Oedogonium


Descrizione:
Le alghe verdi a pelliccia sono alghe verdi monocellulari che si riproducono sia sessualmente che asessualmente tramite zoospore.
Le spore, separate dall’alga genitrice, formano un nuovo filamento che subito inizia a riprodursi.
Tali alghe sono normalmente fluttuanti, ma si attaccano frequentemente alle superfici ben illuminate, come foglie ed arredi; preferiscono acque pulite e con poca corrente.
Non sono alghe pericolose, ma ricoprendo la pagina fogliare possono portare alla morte della pianta attaccata.
Solitamente valori di nitrati e di fosfati molto alti sono elementi scatenanti per queste alghe. I pesci vegetariani asportano solo le parti giovani e tenere.

Principali fattori scatenanti:
Hanno esigenze molto simili a quelle delle piante superiori, quindi in acquario trovano le condizioni adatte per svilupparsi, preferiscono di norma acqua pulita e poco mossa
Valori elevati di nitrati e fosfati possono scatenarne la moltiplicazione incontrollata.
Non sono comunque dannose per piante e pesci, tranne quando si accumulano in grande quantità sulle foglie coriacee delle piante a crescita lenta (anubias tipicamente); in tali circostanze possono causare la morte della pianta colpita.

Principali metodi di prevenzione:
Il modo migliore per contenere lo sviluppo delle alghe in generale e di queste in particolare è mettere le piante nelle condizioni migliori per poter competere.
Scegliere il giusto spettro luminoso (tipicamente fra 4000°k e 6500°k) e mantenere bassi valori di inquinanti da decomposizione (soprattutto nitrati e fosfati) previene la loro comparsa e ne limita la diffusione.

Organismi antagonisti:
I pesci alghivori mangiano solo la parte giovane e tenera dell’alga, quindi sono utili per prevenirne l’insorgenza, ma inutili per controllare una infestazione già in corso.
I crostacei di preferenza agiscono nello stesso modo, ma se tenuti in regime alimentare ridotto non le disdegnano.
I gasteropodi, provvisti di apparato boccale abrasivo (radula), se ne cibano invece agevolmente… purtroppo la loro azione è molto lenta (sono lumache).

Prodotti chimici efficaci:
L’uso di sostanze chimiche per combattere le alghe verdi a pelliccia è sconsigliato, in quanto tali alghe hanno esigenze del tutto simili a quelle delle piante superiori.
Qualsiasi trattamento chimico avrebbe effetto dannoso anche sulle piante ed avrebbe efficacia limitata ed effetto solo temporaneo.-

Strategie di successo contro le infestazioni:
L’arma più efficace per combattere le infestazioni da verdi a pelliccia sono frequenti e copiosi cambi d’acqua, unitamente al controllo dello spettro luminoso.
Per le vasche sovraffollate l’unico rimedio è ridurre il numero di pesci.
L’uso di resine sintetiche è un palliativo momentaneo, a meno che non si utilizzino in via permanente (costoso oltre che artificioso).
Per le alghe sulle piante coriacee si può procedere a dei bagni con una soluzione diluita di acqua e candeggina.
Si procede preparando una soluzione di acqua e candeggina 1:10, in cui si immergono le foglie colpite (solo le foglie e solo quelle di piante coriacee quali microsorium, anubias, alcune echinodorus) per una decina di secondi, rimestando per bene in modo che le alghe vengano a contatto con la candeggina.
Si sciacquano abbondantemente le foglie così trattate sotto acqua corrente e si rimette la pianta in vasca; le alghe spariranno entro un paio di giorni.
Ovviamente, se la gestione della vasca non viene ottimizzata, le alghe torneranno in breve tempo.