Paolo Piccinelli
03-03-2008, 18:43
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Nome comune:
Alghe verdi filamentose
Nome scientifico:
Phylum Chlorophyta – Classe Clorofite – Genere Oedogonium – Specie Oedogonium Capillare
Descrizione:
Alga filamentosa non ramificata, le cellule possiedono un solo nucleo ed un solo, grande cloroplasto deputato alla fotosintesi clorofilliana
Le cellule si organizzano in sottili filamenti di colore verde intenso, lunghi anche decine di centimetri e spesso formano grovigli simili a batuffoli di lanugine.
Il ciclo vitale è semplicissimo: la riproduzione è asessuale ed avviene attraverso il rilascio di spore da parte delle singole cellule.
Le spore dotate di flagelli si spostano in acqua finchè non si aggrappano ad un substrato e, già un’ora dopo il loro insediamento, iniziano a formare un nuovo filamento.
E’ facile comprendere come possano svilupparsi con una velocità impressionante se trovano le condizioni adatte.
Principali fattori scatenanti:
Hanno esigenze molto simili a quelle delle piante superiori, quindi in acquario trovano le condizioni adatte per svilupparsi.
La luce intensa e una buona concentrazione di ossigeno e di nutrienti in soluzione ne favoriscono la crescita.
La loro comparsa è quasi la norma nelle vasche di nuovo allestimento, in cui la biomassa nitrificante non è ancora sufficiente; in tali condizioni è presente in soluzione una frazione di azoto ammoniacale (ammonio o ammoniaca a seconda del ph) che le alghe assorbono in modo più veloce ed efficace rispetto alle piante.
Con la maturazione del filtro, lo sviluppo delle piante superiori e l’aumento della colonizzazione batterica in vasca (specialmente nel fondo), vengono meno le condizioni per la loro crescita e il fenomeno gradualmente scompare.
Riassumendo, le cause principali sono:
Biomassa nitrificante insufficiente a completare il ciclo dell’azoto
Biomassa vegetale insufficiente a consumare i nutrienti disciolti
Fertilizzazione eccessiva o precoce in vasche di nuovo allestimento
Illuminazione eccessiva o con spettro inadeguato
Principali metodi di prevenzione:
Il modo migliore per contenere lo sviluppo delle alghe è mettere le piante nelle condizioni migliori per poter competere.
Una adeguata biomassa nitrificante che trasformi l’azoto ammoniacale in azoto nitrico, la piantumazione di almeno il 70% della superficie della vasca ed una popolazione bilanciata sono presupposti essenziali per combattere lo sviluppo di qualsiasi tipo di alga.
La scelta delle luci gioca un ruolo di primo piano: impostate un fotoperiodo adeguato alle esigenze delle piante presenti in vasca e usate luci con spettro luminoso dai 4000°k ai 6500°k, non iniziate a fertilizzare prima di 15 giorni dall’allestimento e dosate i concimi liquidi in relazione alle reazioni della vasca, partendo con dosi dimezzate o ridotte ad 1/3 di quelle in etichetta.
Popolate la vasca gradualmente partendo dalla quarta settimana successiva all’allestimento (meglio se dopo 6-8 settimane) iniziando con i cosiddetti pesci pulitori o con crostacei o gasteropodi alghivori; in nessun caso inserite un numero eccessivo di pesci.
Il rapporto fra piante e pesci va sempre sbilanciato in favore delle prime.
Organismi antagonisti:
Le alghe verdi filamentose rientrano nella dieta di molti organismi, infatti diverse specie di gasteropodi, crostacei e pesci se ne cibano volentieri.
L’elenco dei mangiatori di questo tipo di alghe è lungo, cito le specie più comuni in commercio:
Caridine e neocaridine
Lumache del genere ampullaria e neritina
Otocinclus affinis
Crossocheilus siamesis
Gyrinocheilus aymonieri
Ancystrus dolichpterus
Prodotti chimici efficaci:
Sconsiglio vivamente l’uso di prodotti chimici per combattere le alghe, soprattutto nel caso delle filamentose verdi che si possono efficacemente combattere con una corretta gestione della vasca.
Strategie di successo contro le infestazioni:
Se la vostra vasca è invasa dalle alghe verdi filamentose dovete prima di tutto verificare la qualità dell’acqua, in particolare che siano assenti i composti ammoniacali e i nitriti e che i nitrati siano presenti in concentrazioni basse (circa 10 - 15 mg/litro).
Verificate inoltre che le luci siano di potenza e spettro adeguato alle piante presenti in acquario e che non siano troppo datate (si consiglia di sostituire i tubi al neon ogni 6 mesi).
Rimuovete la maggior parte delle alghe meccanicamente, basta avvolgerle come spaghetti su un bastoncino.
Non sospendete la fertilizzazione, al limite riducetela del 50% per alcuni giorni e controllate l’evoluzione della situazione.
Compatibilmente con le caratteristiche della vasca e della popolazione, inserite organismi antagonisti, le caridine sono estremamente efficaci contro questo tipo di alghe, in quanto hanno un carico organico trascurabile e si arrampicano agevolmente anche su foglie ed arredi.
Nome comune:
Alghe verdi filamentose
Nome scientifico:
Phylum Chlorophyta – Classe Clorofite – Genere Oedogonium – Specie Oedogonium Capillare
Descrizione:
Alga filamentosa non ramificata, le cellule possiedono un solo nucleo ed un solo, grande cloroplasto deputato alla fotosintesi clorofilliana
Le cellule si organizzano in sottili filamenti di colore verde intenso, lunghi anche decine di centimetri e spesso formano grovigli simili a batuffoli di lanugine.
Il ciclo vitale è semplicissimo: la riproduzione è asessuale ed avviene attraverso il rilascio di spore da parte delle singole cellule.
Le spore dotate di flagelli si spostano in acqua finchè non si aggrappano ad un substrato e, già un’ora dopo il loro insediamento, iniziano a formare un nuovo filamento.
E’ facile comprendere come possano svilupparsi con una velocità impressionante se trovano le condizioni adatte.
Principali fattori scatenanti:
Hanno esigenze molto simili a quelle delle piante superiori, quindi in acquario trovano le condizioni adatte per svilupparsi.
La luce intensa e una buona concentrazione di ossigeno e di nutrienti in soluzione ne favoriscono la crescita.
La loro comparsa è quasi la norma nelle vasche di nuovo allestimento, in cui la biomassa nitrificante non è ancora sufficiente; in tali condizioni è presente in soluzione una frazione di azoto ammoniacale (ammonio o ammoniaca a seconda del ph) che le alghe assorbono in modo più veloce ed efficace rispetto alle piante.
Con la maturazione del filtro, lo sviluppo delle piante superiori e l’aumento della colonizzazione batterica in vasca (specialmente nel fondo), vengono meno le condizioni per la loro crescita e il fenomeno gradualmente scompare.
Riassumendo, le cause principali sono:
Biomassa nitrificante insufficiente a completare il ciclo dell’azoto
Biomassa vegetale insufficiente a consumare i nutrienti disciolti
Fertilizzazione eccessiva o precoce in vasche di nuovo allestimento
Illuminazione eccessiva o con spettro inadeguato
Principali metodi di prevenzione:
Il modo migliore per contenere lo sviluppo delle alghe è mettere le piante nelle condizioni migliori per poter competere.
Una adeguata biomassa nitrificante che trasformi l’azoto ammoniacale in azoto nitrico, la piantumazione di almeno il 70% della superficie della vasca ed una popolazione bilanciata sono presupposti essenziali per combattere lo sviluppo di qualsiasi tipo di alga.
La scelta delle luci gioca un ruolo di primo piano: impostate un fotoperiodo adeguato alle esigenze delle piante presenti in vasca e usate luci con spettro luminoso dai 4000°k ai 6500°k, non iniziate a fertilizzare prima di 15 giorni dall’allestimento e dosate i concimi liquidi in relazione alle reazioni della vasca, partendo con dosi dimezzate o ridotte ad 1/3 di quelle in etichetta.
Popolate la vasca gradualmente partendo dalla quarta settimana successiva all’allestimento (meglio se dopo 6-8 settimane) iniziando con i cosiddetti pesci pulitori o con crostacei o gasteropodi alghivori; in nessun caso inserite un numero eccessivo di pesci.
Il rapporto fra piante e pesci va sempre sbilanciato in favore delle prime.
Organismi antagonisti:
Le alghe verdi filamentose rientrano nella dieta di molti organismi, infatti diverse specie di gasteropodi, crostacei e pesci se ne cibano volentieri.
L’elenco dei mangiatori di questo tipo di alghe è lungo, cito le specie più comuni in commercio:
Caridine e neocaridine
Lumache del genere ampullaria e neritina
Otocinclus affinis
Crossocheilus siamesis
Gyrinocheilus aymonieri
Ancystrus dolichpterus
Prodotti chimici efficaci:
Sconsiglio vivamente l’uso di prodotti chimici per combattere le alghe, soprattutto nel caso delle filamentose verdi che si possono efficacemente combattere con una corretta gestione della vasca.
Strategie di successo contro le infestazioni:
Se la vostra vasca è invasa dalle alghe verdi filamentose dovete prima di tutto verificare la qualità dell’acqua, in particolare che siano assenti i composti ammoniacali e i nitriti e che i nitrati siano presenti in concentrazioni basse (circa 10 - 15 mg/litro).
Verificate inoltre che le luci siano di potenza e spettro adeguato alle piante presenti in acquario e che non siano troppo datate (si consiglia di sostituire i tubi al neon ogni 6 mesi).
Rimuovete la maggior parte delle alghe meccanicamente, basta avvolgerle come spaghetti su un bastoncino.
Non sospendete la fertilizzazione, al limite riducetela del 50% per alcuni giorni e controllate l’evoluzione della situazione.
Compatibilmente con le caratteristiche della vasca e della popolazione, inserite organismi antagonisti, le caridine sono estremamente efficaci contro questo tipo di alghe, in quanto hanno un carico organico trascurabile e si arrampicano agevolmente anche su foglie ed arredi.