Sun
20-10-2007, 17:04
#24
Litiga con la responsabile dell'ufficio che, secondo lui, non dava soddisfazione ai suoi reclami, poi - per ritorsione - la chiude nella stanza, da' un giro di chiave e se ne va lasciando la donna prigioniera. -05 E' l'incredibile episodio avvenuto a Genzano di Roma. F.I., 52 anni, si è presentato presso la sede dei servizi sociali per sollecitare una pratica di carattere privato, ma ben presto quello che sembrava un banale diverbio "burocratico" si è trasformato in una vera e propria lite: le voci che si alzano, le minacce, poi - improvvisa - la decisione di correre alla porta e chiuderla a chiave, con dentro l'impiegata. La "punizione" è durata diversi minuti: fino a quando cioé i carabinieri della locale stazione, allertati da una richiesta di intervento al 112, sono arrivati sul posto, insieme con alcuni agenti della polizia municipale. Così, mentre la donna veniva liberata, a finire dentro (letteralmente: in una cella del carcere di Velletri) era il suo antagonista. Che adesso rischia di pagare carissimo la propria impulsività: i militari, oltre alla violenza e alla minaccia a pubblico ufficiale, gli hanno contestato il sequestro di persona. #23
Litiga con la responsabile dell'ufficio che, secondo lui, non dava soddisfazione ai suoi reclami, poi - per ritorsione - la chiude nella stanza, da' un giro di chiave e se ne va lasciando la donna prigioniera. -05 E' l'incredibile episodio avvenuto a Genzano di Roma. F.I., 52 anni, si è presentato presso la sede dei servizi sociali per sollecitare una pratica di carattere privato, ma ben presto quello che sembrava un banale diverbio "burocratico" si è trasformato in una vera e propria lite: le voci che si alzano, le minacce, poi - improvvisa - la decisione di correre alla porta e chiuderla a chiave, con dentro l'impiegata. La "punizione" è durata diversi minuti: fino a quando cioé i carabinieri della locale stazione, allertati da una richiesta di intervento al 112, sono arrivati sul posto, insieme con alcuni agenti della polizia municipale. Così, mentre la donna veniva liberata, a finire dentro (letteralmente: in una cella del carcere di Velletri) era il suo antagonista. Che adesso rischia di pagare carissimo la propria impulsività: i militari, oltre alla violenza e alla minaccia a pubblico ufficiale, gli hanno contestato il sequestro di persona. #23