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Visualizza la versione completa : Acquario per Cardinali (Cheirodon axelrodi)


gpgsm
15-10-2007, 12:46
Salve,

proseguono le mie ricerche, di una vasca (usata per via del budget scarso) nel frattempo mi dedico a varie letture a tema.

Discutendo con la mia ragazza abbiamo deciso che il "pesce princilape" del
nostro futuro acquairio sarà il Cardinele (Cheirodon axelrodi).

Quindi mi è venuto in mente di ricostruire un biotopo del Rio Negro, potete darmi dei consigli?

Link, libri, ecc... ecc...

Essendo i cardinali pesci che nuotano nella parte centrale vorrei accostarli a dei pulitori x il fondo e dei "pesci di superfice" per animare un po la vasca, si ma quali?

A me piacciono troppo le vasche aperte con le plafoniere sospese, questo tipo di casca va bene per quello che intendo realizzare?

Per ora sto cercando vasche tra i 100lt ed i 120lt, adatte ad un principiante credo. Pensate possa bastare?

Grazie

babaferu
15-10-2007, 13:07
ciao, forse l'avete già visto, ma vi consiglio questo articolo (su neon e cardinali) di ap che mi sembrano buoni spunti su cui ragionare x una nuova vasca.
http://www.acquaportal.it/Articoli/Dolce/Pesci/speciale_neon/sassi/default.asp
ciao, ba

Paolo Piccinelli
15-10-2007, 14:16
Sposto in allestimento... :-))

PS i cardinali sono splendidi #36# #36#

gpgsm
15-10-2007, 14:28
L'articolo sui cardinali di AP l'ho già letto, ci sono altre fonti.

Cosnigli?

Grazie

filippo66
15-10-2007, 15:58
e mo che c'entrano i conigli? :-D :-D :-D :-D

ade1983
13-11-2014, 11:39
In acquario

"Nessun pesce fece sensazione (cito l'inizio dell'articolo di Geisler pubblicato nel 1972) come il Cardinalis la prima volta che fu importato. In Germania comparve per la prima volta nel 1958 e in Italia, aggiungo io, non molto dopo.Dai primi anni '60 ad oggi la popolarità di questa specie è stata indiscussa; si tratta in assoluto di uno dei pesci più apprezzati dagli acquariofili anche se qualche residua difficoltà di acclimatazione e la non facilissima riproduzione (quindi anche il prezzo un po' più alto rispetto al Neon) non lo pongono ai vertici nella classifica dei pesci più venduti. Un tale primato del resto, lo ricordo, spetta proprio al Paracheirodon, assai simile nell'aspetto.La vasca per i Cardinali deve tenere conto delle acque di origine del pesce (ancor oggi in buona parte catturato in natura, per le già ricordate difficoltà di riproduzione) che sono a durezza quasi completamente assente e con pH intorno a 5,5. La sua notevole adattabilità gli consente in verità di vivere bene anche con pH sino a 7,8 e durezza sino a 20°dGH, ma occorre prestare attenzione nella fase di acclimatazione. Sul piano pratico è necessario informarsi sull' origine dei nostri pesci che possiamo sistemare in acqua non trattata in alcun modo (di rubinetto) se vengono da allevamenti in cattività e che invece dobbiamo gradualmente ambientare, partendo da condizioni analoghe a quelle naturali se sono stati catturati in natura.Publico questo articolo per sfatare alcune convinzioni che girano per il forum

ilVanni
13-11-2014, 12:43
Publico questo articolo per sfatare alcune convinzioni che girano per il forum

Grazie, sono sempre di più i neo-iscritti che "sfatano le convinzioni errate" di chi alleva pesci da decenni.
Una precisazione: l'articolo NON è di tale Sig. Geisler , ma è preso da qui (http://www.acquarimania.org/NEON_CARDINALI_1.htm)
può essere utile anche leggere OLTRE la citazione (la riga dopo):
L'acquario può essere anche non grande (50 litri), preferibilmente con pH intorno a 6,5, dGH sui 20°
NON è decisamente un'acqua "di rubinetto" tipica. E 50 lt mi sembrano proprio pochi, specialmente a PH bassi, dove avere una vasca stabile può essere un problema.

Più sotto si legge dell'utilizzo di acqua demineralizzata o distillata per avere PH abbastanza bassi da favorire la riproduzione. Di nuovo, l'articolo NON consiglia acqua di rubinetto, dice solo che ci sopravvive (e che va acclimatato in quella se in negozio proviene da quella, come è ovvio).

Occhio a sfatare troppe convinzioni, che poi i pesci crepano impestando la vasca e tutti danno la colpa al negoziante disonesto che ha assicurato che i pesci stavano bene anche in acqua di rubinetto.

stefano.c
13-11-2014, 13:35
Publico questo articolo per sfatare alcune convinzioni che girano per il forum

Grazie, sono sempre di più i neo-iscritti che sfatano le convinzioni errate di chi alleva pesci da decenni.
Una precisazione: l'articolo NON è di tale Sig. Geisler , ma è preso da qui (http://www.acquarimania.org/NEON_CARDINALI_1.htm)
può essere utile anche leggere OLTRE la citazione (la riga dopo):
L'acquario può essere anche non grande (50 litri), preferibilmente con pH intorno a 6,5, dGH sui 20°
NON è decisamente un'acqua "di rubinetto" tipica. E 50 lt mi sembrano proprio pochi, specialmente a PH bassi, dove avere una vasca stabile può essere un problema.

Più sotto si legge dell'utilizzo di acqua demineralizzata o distillata per avere PH abbastanza bassi da favorire la riproduzione. Di nuovo, l'articolo NON consiglia acqua di rubinetto, dice solo che ci sopravvive (e che va acclimatato in quella se in negozio proviene da quella, come è ovvio).

Occhio a sfatare troppe convinzioni, che poi i pesci crepano impestando la vasca e tutti danno la colpa al negoziante disonesto che mi ha asicurato che i pesci stavano bene anche in acqua di rubinetto.

ormai sono tutti convinti che seguire delle regole dettate dalla natura, sia credere a miti e legende, che loro, pionieri di una nuova acquariofilia, vogliono sfatare. Non si ragiona pensando che se un pesce si è evoluto per vivere in determinate condizioni, è a quelle che ci si deve avvicinare, pensano che una decina di anni di allevamento in cattività, abbia modificato ciò che anni di evoluzione hanno creato.

ade1983
13-11-2014, 13:36
Si hai ragione stefano pero ho letto sun un libro di aquariologia che se prendi delle uova ho avvanoti nati in cattivita a ph un po alti della media posso vivere tranquillamente e ambientarsi alle condizioni dell acqua addirittura in america da alcuni esperienze si riproducevano anche pero come ti ripeto hai ragione ma secondo me potrebbero adattarsi

stefano.c
13-11-2014, 13:43
Salve,

proseguono le mie ricerche, di una vasca (usata per via del budget scarso) nel frattempo mi dedico a varie letture a tema.

Discutendo con la mia ragazza abbiamo deciso che il "pesce princilape" del
nostro futuro acquairio sarà il Cardinele (Cheirodon axelrodi).

Quindi mi è venuto in mente di ricostruire un biotopo del Rio Negro, potete darmi dei consigli?

Link, libri, ecc... ecc...

Essendo i cardinali pesci che nuotano nella parte centrale vorrei accostarli a dei pulitori x il fondo e dei "pesci di superfice" per animare un po la vasca, si ma quali?

A me piacciono troppo le vasche aperte con le plafoniere sospese, questo tipo di casca va bene per quello che intendo realizzare?

Per ora sto cercando vasche tra i 100lt ed i 120lt, adatte ad un principiante credo. Pensate possa bastare?

Grazie

tornando a noi, hai scelto un pesce che attira tutti. Se rispetti quelle poche esigenze di base, il pesce ti darà molte soddisfazioni, avrà un comportamento vivace, colori vivi, e vivrà benissimo per tutta la sua vita, mi pare intorno ai 3-4 anni, ma non ricordo bene.
Le esigenze base di questo pesciolino sono le seguenti: (non ti consiglio il biotopo, perchè non è facile da gestire, ti aiuterò a fare un tematico, con pesci e piante delle stesse zone)
acquario lungo almeno 80cm, meglio 1 metro, se si vuole assistere per più tempo allo sciame, dopo un po' si muoveranno comunque divisi.
valori: ph 6.5 gh 5-8, hk 5-6, no2 0, no3 sotto i 25
acqua leggermente ambrata.
fondo di sabbia scuro, alto 5-6 cm
Molte piante e legni, tra le piante puoi scegliere le galleggianti, come egeria e pistia. Poi ci sono le grosse echinodorus, la vallisneria americana, e molte altre che possiamo approfondire dopo.
coinquilini: ti consiglierei di mettere solo un grosso gruppo di cardinali, l'effetto sarà molto più bello, in aggiunta puoi mettere dei corydoras sterbai sul fondo in un piccolo gruppetto. I cardinali si muovono per tutta la vasca, specialmente se sono numerosi.
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Si hai ragione stefano pero ho letto sun un libro di aquariologia che se prendi delle uova ho avvanoti nati in cattivita a ph un po alti della media posso vivere tranquillamente e ambientarsi alle condizioni dell acqua addirittura in america da alcuni esperienze si riproducevano anche pero come ti ripeto hai ragione ma secondo me potrebbero adattarsi

ma infatti si adattano e pure bene. Solo pochissimi li tengono ai valori originari. Quanti di noi hanno dei cardinali a ph 5 e gh 2-3? è difficile tenere questi valori in acquario, già tenendoli a ph 6.5 li "costringiamo" ad adattarsi, e a quanto pare lo fanno bene. Stessa cosa le boraras, chi le tiene con ph 5 e durezze tra 0 e 1? Sul sito ho visto solo una vasca cercare di rispettare il biotopo delle boraras, avvicinandosi tantissimo ai valori, ma per farla l'utente ci ha studiato sopra per circa 2 anni e la gestione richiede molto tempo ed ingegno. La maggior parte di chi ha le boraras brigittae, le tiene con ph 6-6.8 e gh tra 5 e 8, facendole quindi adattare a valori molto diversi, da quelli del luogo d'origine. Ma se vogliamo tenere degli acidofili a ph 7.5, allora stiamo esagerando, magari non muoiono subito perchè sono più adattabili rispetto a quelli che si trovano in natura, ma con il tempo i valori sbagliati si fanno sentire.

ilVanni
13-11-2014, 18:12
Si hai ragione stefano pero ho letto sun un libro di aquariologia che se prendi delle uova ho avvanoti nati in cattivita a ph un po alti della media posso vivere tranquillamente e ambientarsi alle condizioni dell acqua addirittura in america da alcuni esperienze si riproducevano anche pero come ti ripeto hai ragione ma secondo me potrebbero adattarsi

Ma se si adattano così bene perché così pochi li riproducono? Perché non hanno invaso le zone subtropicali di tutto il mondo come i guppy? #24